Maine Coon: La storia

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Tutto comincia nelle foreste del nord Europa, dove i gatti selvatici erano ritenuti dai vichinghi i migliori amici delle dea Freya.

Questi gatti, adattati naturalmente al clima freddo delle foreste e contraddistinti da un carattere mite, spesso accompagnavano i loro compagni umani nelle avventure verso ovest a bordo delle grandi navi tenendo così lontani i topi dalle stive.

Intorno all’anno 1000, in uno di questi viaggi, i Vichinghi navigarono oltre la Groenlandia fino a giungere alle coste dell’attuale Maine. Sbarcarono, ma il territorio si dimostrò loro ostile e così dopo poco ripartirono, ma alcuni gatti… non fecero mai ritorno! Infatti, le foreste del maine per loro non erano tanto diverse da quelle del Nord Europa e lì cominciarono la loro avventura americana finchè un giorno incontrarono la lince e fu amore.

Il frutto di questo sentimento originò un gatto di grande stazza con la fierezza della Lince e il carattere mansueto del gatto nord europeo con un miagolio che li contraddistingue ancora oggi.

Questa razza venne pressoché dimenticata così come le leggende che lo narravano, potè così selezionarsi in tutta autonomia finchè, nell’anno fatidico per l’unità d’Italia , 1861, in una scampagnata come tante alcuni nuovi abitanti del Maine si trovarono di fronte il, protagonista di queste vecchie leggende, il gatto gigante con la coda da procione (racoon) e così lo chiamarono Maine Coon.